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martedì 31 agosto 2010

16 Agosto, seconda tappa: Da Cittanova a Veruda

Il 16 Agosto la sveglia suona alle 06:00 ed il tempo sembra buono. Abbondante colazione con la macchinetta della f.b "Metodo iperespresso della Illy" che lavora a pieno ritmo



ed alle 07:25 la partenza alla volta di Veruda.




Appena usciti dal porto di Cittanova i giochi di luce del sole che si alza sul mare propongono degli effetti "magici"..!!!




Poco dopo anche le onde diventano magiche però..., stagliandosi di prua e ci danno subito una chiara idea di come sarà la giornata...!!!





Tuttavia l'ammiraglio Riki afferma che si tratta di "mare morto", residuo del vento dei giorni scorsi. Alle 10:00 tanto "morto" il mare non sembra, rafforzato anche dal vento di Libeccio che "inspiegabilmente" soffia a queste latitudini per il secondo giorno consecutivo!
L'Ordegno però prosegue la sua corsa senza problemi ad una velocità media di 5 nodi anche con onde di 2-3 metri.



Il problema è che dovendo prendere le onde quasi di prua per motivi di stabilità, immancabilmente ci si porta al largo e questo tipo di andatura penalizza molto il gommone e la barca a vela che hanno grosse difficoltà a seguire da vicino l'Ordegno e questo rappresenta un potenziale problema da risolvere.





Alle 11:45 il gommone lascia l'Ordegno per dirigersi in barca a vela per prendere "il cambio equipaggio". Il gommone impiega 2 minuti per arrivare in barca e 20 minuti per raggiungere nuovamente l'Ordegno che nel frattempo si è portato al largo di Parenzo.
Il gommone sbatte sulle onde ed i 5 imbarcati (i tre pedalatori "freschi" + 2 di assistenza) nel frattempo sono già ampiamente lavati dalle onde che nel frattempo sono aumentate ancora. Il cambio tuttavia non viene effettuato. Dalle onde che oramai superano i tre metri cominciano a comparire i primi frangenti. In questo momento l'Ordegno ed il gommone si trovano a circa 2 miglia dalla costa ed una decisione deve essere presa immediatamente. Dietro front, mare in poppa, e ripararsi ad Orsera. Questa operazione ovviamente presenta delle difficoltà, infatti anche il mare in poppa può creare dei problemi.



Tuttavia in tre quarti d'ora si entra nelle acque calme del porto di Orsera. Qui ci si rilassa per un paio d'ore, si fa un bagno per rinfrescarsi le idee e lo spirito




e le "locuste" divorano qualsiasi cosa venga portata in coperta dalla cambusa.



Nel frattempo anche l'Ordegno si riposa ormeggiato al gommone.



Alle 13:30, dopo una ricognizione effettuata con il gommone, si riparte alla volta di Veruda. Il mare è ancora forte, ma la navigazione risulta più agevole ora, sempre con il gommone a fianco dell'Ordegno.



Alle 16:30 si passa Pola ed alle 17:30 si entra in Marina Bunarina a Veruda.



Qui veniamo accolti dal proprietario della Marina e dall'amico Franco Battistin che ci da indicazioni su dove ormeggiare.



Dopo una manovra di ormeggio non proprio da manuale con la barca a vela,



ci si rilassa un attimo ed alle 21:00 tutti a cena ospiti del Marina Bunarina.



Grande momento di convivialità e poi, visti i due giorni passati, via a consultare le previsioni meteo marine per l'indomani, 17 Agosto che è la tappa del Quarnero.
Le previsioni danno bene, ma visti i precedenti, non si sa mai.

Continua....

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